_MP – intimità in circostanze transitive
La fenomenologia della coppia attraverso la storia dell’arte rappresenta la complessa cronaca dei diversi modi di azione, di riflessione, di reciproche relazioni, incontri e separazioni che costituiscono una coppia. E’ evidente che esempi di questi casi di esperienza d’arte nella scena artistica in Serbia, all’inizio del XXI secolo, non sono molti, ma invece le coppie chiaramente definite, concettualmente ed artisticamente complete, rappresentano una rarità. Tra questi un posto di rilievo appartiene alla coppia artistica MP_art, che inizia il suo percorso nei Paesi Bassi – in Serbia durante il 2002, e col tempo si ferma a Novi Sad, da dove nel corso degli anni ha completato ed ha presentato con successo il suo lavoro in tutta Europa.
L’obiettivo di creare un’autonoma micro-comunità, la condivisione di una resistenza alle pressioni della società, e l’azione comune nell’ambito dello spazio privato e pubblico, rappresenta alcune delle caratteristiche principali della coppia di artisti MP_art. L’incontro delle personali caratteristiche, associato all’idea e all’atto d’amore, come il noto, ma ancora incerto evento esistenziale. L’amore fisico e spirituale, le reazioni comportamentali, diventano il principale motore di due esseri uniti fisicamente e intellettualmente. Le proprie, diverse identità rimangono riconoscibili, ma come parte di un insieme, uno dei due poli o le identità, come parti della coppia artistica rappresentati dall’acronimo MP (Maja Budžarov e Predrag Šiđanin). Accumulata precedentemente la conoscenza dell’arte, l’esperienza e il lavoro attraverso un processo di interazione, di pensiero e di introspezione, dove sono presenti ricordi, messaggi nascosti ed elementi reminiscenti, rendono la base per nuove ricerche ed azioni della coppia MP_art.
Esempi di questa pratica sono le opere di Predrag Šiđanin nei primi anni 80 del XX secolo: La selezione come atto artistico (1980), Santa Teresa in estasi (1982), le opere per il gruppo di JUNIJ (1982) o la performance Bionegare (1987), dove i suoi concetti, collegando gli elementi erotici e contenuti testuali, i modi di espressione o modi di inquadratura, rimangono visibili anche nel lavoro comune di MP_art. Il ruolo e l’importanza che per MP_art ha la loro precedente pratica artistica sono espressi nell’ operaMP_book_03 Body Book (2011), dove la base è presentata dall’ avanguardia concettuale artistica di Predrag Šiđanin Boody Book (1975), la quale è stata usata nuovamente come una presente eco del passato, nello spirito della teoria e pratica corrente della post-produzione. D’altra parte, la partecipazione di Maja Budžarov, con un percorcorso professionale nelle arti visive, ha permesso una forte introduzione di un principio di potere femminile e l’emancipazione nelle opere comuni, dove l’aspirazione dell’intimismo di entrambi gli autori riceve più chiaramente definiti gli antipodi di Eros e Thanatos, Jing e Yang.
Lavorando nel campo dell’arte contemporanea e della cultura dei primi anni del XXI secolo ad oggi, il duo artistico MP_art sviluppa il suo attivismo in due direzioni interconnesse, il primo è corporale/evento performativo o di processo, e il secondo è prodotto di meditazione (immagine, fotografia, oggetto, testo/libri). Nelle loro opere utilizzano tecnologia digitale che gli dà la possibilità di creare un video di registrazione, elaborazione digitale dei dati e pesentazioni interattive con l’uso di internet. Il loro concetto artistico si realizza attraverso un mezzo mediatico , tuttavia sono più propensi ad impegnarsi in progetti intermediali complessi. La filosofia dei media e i suoi contenuti che si sovrappongono sono concetti a loro vicini e, a volte, creano progetti processualmente complessi, comprensivi delle prestazioni, dell’ambiente e della documentazione, cioè della valutazione visiva di eventi attraverso immagini, foto, oggetti, contenuti internet o di un libro. Stabilire sempre nuovi rapporti sia attraverso i media che in nuovi contesti indica la familiarità della MP_art nell’ ambiente sociale negli spazi più immediati e la prossimità del quadro teorico attuale (estetica relazionale, contestualismo, post-produzione, anti-globalismo, ecc.). Con la loro arte assumono una posizione: The works that MP create are tied to the place, time duration and physical/meditative context in which the personal experience of intimacy and privacy is reflected on the universality of comprehension through public performance.“[1]
„Appearance art project“
Le loro biografie artistiche personali sono state accantonate nel gennaio 2003., quando hanno creato la loro prima performance congiunta MP_00 Cleaning. Questo atto estremamente intimo è stato attuato, durante i nove giorni di completo isolamento da parte del pubblico, in un appartamento residenziale della Galleria d’Arte Contemporanea di Pancevo, dove, senza mai lasciare questo spazio artistico, temporaneamente vitale per loro “hanno vissuto arte”. Lo scopo della performance era un completo processo razio-intellettuale della pulizia del corpo e della mente attraverso un digiuno assoluto (si sono concessi solo tè e acqua) e attraverso la negazione degli istinti naturali da qualsiasi piacere fisico (cibo, bevande, sigarette, sesso). Durante la performance attraverso un intenso dialogo hanno detto l’un a l’altro tutti i dettagli intimi e storie di vita personali del passato. Cosi’ purificando loro stessi, hanno deciso di vivere insieme e di produrre arte, creando una nuova piattaforma artistico ambientale.
Dopo questa performance è stata eseguita da loro la prima mostra collettiva presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Pancevo, (aprile 2003, curatore: Svetlana Mladenov), rappresentata successivamente in altri spazi espositivi, da sola o come parte di mostre collettive più grandi (più volte a Novi Sad, Ulm, Maribor Belgrado, …). Il concetto della mostra è stato concepito durante la performance MP_00 Cleaning ed è stato collegato direttamente ad esso. La presentazione consisteva in stampe digitali, immagini intime di M e P, seguite da brevi messaggi di testo e degli oggetti che sono stati utilizzati durante i nove giorni di isolamento e di digiuno, tra i quali : i sacchetti utilizzati di tè, il tampone, bottiglie d’acqua vuote, “ultima” sigaretta, i test HIV utilizzati, preservativi non usati e altro ancora. Gli oggetti sono rappresentati come una sorta di prova forense della realtà di comunione e del precedente atto purificatore della coppia di artisti MP_art, sempre presentata nel contesto del messaggio nella foto accanto al set.
Invece di un programma tradizionale retorico-formale, i MP_art in apertura della loro mostra, hanno eseguito la loro prima performance pubblica congiunta, con la quale hanno chiaramente indicato le loro idee chiavi e le loro attitudini. In uno spazio buio della galleria, illuminati da un riflettore da teatro e partendo con le prime battute di musica, hanno cominciato la lotta del potere e della resistenza. Ogni attore aveva un cappio di corda attorno al collo, che li collegava fra loro e che inizialmente con delicatezza, e poi con più energia tiravano usando le forze dei loro corpi e del loro collo. Col tempo il gioco si è trasformato in una lotta terrificante di due corpi legati dalla corda. La fine della performance è stato il momento in cui gli attori finalmente si uniscono nel centro della galleria guardandosi direttamente negli occhi, all’interno di un cerchio vernicato di nero. La performance simboleggiava un modo di avvicinamento l’uno all’altro, nonostante tutti gli ostacoli che devono essere superati.
Con la preformance successiva MP_per_03 Left – Right, presentata nel giugno 2003., ancora a Pancevo, si conclude il loro periodo costitutivo, durante la quale vengono simbolicamente messe da parte le loro singole biografie artistiche, creandosi l’unità tra loro. Con il loro atto fisico hanno analizzato il rapporto tra dualità e unicità, il simbolismo del conflitto da un lato e la comunione dall’altro lato, esplorando l’essenza dell’erotismo e la sessualità, così come molte delle loro connotazioni filosofiche, psicologiche, sociologiche e creative.
Il loro primo ciclo di opere sotto il nome comune MP_exper_01-04 Appearance art project completano con un libro nominato MP_pub_01 Appearance (Pancevo, 2003), appartiene ad un segmento del loro progetto, che nella sua forma e nel suo contenuto presenta una diretta continuazione delle idee di base attuate attraverso le performance e il concetto della mostra, ed insieme con esso sono considerati come totalità della produzione finale.
La relazione tra piacere spirituale e corporeo, la loro lotta reciproca così come il contollo del potere su se stessi e sull’altro, sono visibili nel primo ciclo dei MP_art, e restano presenti in altri progetti di questa coppia artistica.
La prova di controllo della potenza
Le performance come: la MP_per_04 Belonging (Novi Sad, 2003), la MP_per_05 Keep a Distance (Pančevo, 2003), la MP_per_06 [in]Side (Beograd, 2004), la MP_per_07 [in]Balance (Pančevo, 2004), la MP_per_08 Mental Ghetto (Novi Sad, 2004), le MP_per_11 Limited (Odžaci, Beograd, Novi Sad, 2006), la MP_per_12 Above All is Tenderness(Maribor, 2007), la MP_per_13 Keep Moving (Novi Sad, 2007), la MP_per_15 Confession – Pillory (Grac, 2008), diventano la dimostrazione della loro prominente sessualità e del potere. La forte lotta erotica dei partner, la rivalità con il chiaro accento sui principi maschili e quelli femminili, la ricerca della superiorità fisica e spirituale e anche il nesso fisico – mentale accompagnato da calma ed catarsi, sono chiaramente indicati nella maggior parte delle loro esibizioni. Nell’interazione reciproca tra M e P si cerca di presentare con precisione alcune delle espressioni e delle competenze performative precedentemente progettate e provate, lasciando il pubblico in una continua incertezza sull’esito finale. Il loro gioco comune è causato da forti emozioni ed eccitazione, che testa i limiti della resistenza fisica e mentale, proprie della tradizione di performance artistiche d’avanguardia, ma intrisa di un contesto moderno. Insistendo sulla conformità, l’armonia e l’unità , la MP_art evidenzia le sue aspirazioni nel raggiungimento e realizzazione dei principi, dei valori universali e della purezza estetica. L’evento scenico è ottenuto rappresentando una voluta combinazione in un ambiente ben preparato, con degli effetti di luce pre-progettati (luci flash, luci, reflettori, luci stroboscopiche, video proiettori luminosi, ecc), con effetti sonori drammatici (dalla musica classica a quella elettronica), con movimenti potenti degli attori e di precisi tempi di durata della performance.
Nella performance nominata MP_per_04 Belonging eseguita nello spazio buio della galleria “Golden Eye” (curatore: Sava Stepanov), separati dal pubblico con una tenda nera trasparente, M e P si muovevano, ballando al ritmo di musica, con torce in mano per illuminare l’un l’altro. L’esecuzione dell’ attività fisica in uno spazio buio, è ancora più accentuato nella performance MP_per_05 Keep a Distance, presentato al pubblico nel back stage del teatro, quando si rivolgono l’uno verso l’altro, con i torsi scoperti e nudi, illuminandosi a vicenda con le torce elettriche e spenta la luce, vigorosamente facevano schioccare lunghe e pesanti fruste l’uno contro l’altro. Lo schiocco della frusta – il movimento del corpo – la luce – il buio, M e P hanno ritmicamente ripetuto il movimento fino ad ottenere una completa armonia audiovisiva tra il movimento e il ritmo oscillante delle fruste. Nella performance MP_per_12 Above all is Tenderness, illuminati dalla luce blu del riflettore, con il suono della musica, M e P si tiravano con corde legate ai polsi, fino a quando non erano completamente attirati, incontrati e abbracciati. Lo scopo di queste opere non era quello di farsi del male, ma piuttosto di esaminare l’obiettivo da raggiungere, l’armonia all’interno del disordine e il caos, l’analisi della resistenza del corpo alle sfide dolorose e la costruzione di un senso intuitivo della distanza e delle connessioni tra gli individui.
Il desiderio di esplorare le capacità di controllo della potenza del proprio corpo e il raggiungimento dei limiti della resistenza fisica, sono presenti anche negli spettacoliMP_per_06 [in]Side e MP_per_08 Mental Ghetto, quando in uno spazio preparato, illuminati dalla luce di una proiezione di una loro opera visiva, un film oppure dai messaggi di testo, sempre con un sottofondo di musica elettronica drammatica, M e P hanno avvolto le loro teste con della pellicola trasparente e per cercare di riprendere fiato, hanno cominciato una lotta per la vita durata fino alla fine della performance. Esausti, al limite del soffocamento, finalmente liberati, la musica si è taciuta.
Il potere del significato della parola, il messaggio e il dialogo sono importanti in molte opere della coppia artistica MP_art: MP_per_06 [in]Side, MP_exp_08 Fragility Power of Words, MP_per_13 Keep Moving, _Lotta poetica_texts, _horizontal/vertical, e soprattutto nella performance MP_per_15 Confession – Pillory. In un ambiente completamente buio nella “camera degli specchi,” Neue Galerie di Graz, M e P con gli occhi bendati, si sono fatti legare fortemente con una corda alla gogna dalla quale cercano di liberarsi. La loro lotta straziante si completa con la proiezione sui loro petti delle parole a caretteri cubitali causando imbarazzo e vergogna, sia personale che sociale. La storia intima di questa coppia artistica ha il suo esploit nella zona della UE (sopprattutto nella zona confine con l’ex Jugoslavia), consapevolmente ampliato nel nuovo contesto socio-politico, ricevendo così un messaggio più universale. In realtà, all’inizio del XXI secolo, l’Austria ha avuto un ruolo importante nella permeabilità e nella presentazione della scena artistica dei Balcani, organizzando le prime mostre dedicate al tema della dissoluzione della Jugoslavia – la In search for Balkania (Neue Galerie, Graz, 2002, curatori: Roger Conover, Eda Cufer i Peter Weibel) e la Blood & Honey, Future’s in the Balkans (Klosternburg / Vienna, 2003, curatore: Harald Szeemann). Le tematiche di queste mostre son legate ai Balcani attraverso il prisma degli stereotipi, osservando la sua società, la sua storia e la sua cultura, molto vicina al contenuto del libro Imagining the Balkans (1997) di Maria Todorova e alla performance, atto critico, della coppia di artisti MP_art. Per la MP_art, Graz diventata posizione chiave dell’ attività, della collaborazione e della presentazione dello spazio artistico in cui si sono esibiti e hanno presentato più progetti d’arte e dove hanno realizzato la cooperazione internazionale con i protagonisti della scena artistica austriaca, soprattutto con l’artista Gerhard Gross.
Come nella performance MP_per_15 Confession – Pillory, la MP_art per la maggior parte della sua azione fisica, trova il punto di partenza nella storia della loro vita in comune, nei sentimenti che la pervade, nella coscienza, nella sessualità, nell’eccitazione sessuale e nel gioco intellettuale, ma anche nella conoscenza accumulata sull’ arte e sulla società, sull’esperienza di lavoro e di comunicazione con gli altri. Attraverso le loro esibizioni la coppia solleva domande sul ruolo e il valore del singolo e delle micro-comunità nel sistema di valori contemporanei in frantumi, criticando l’esistente struttura sociale. Oltre a parlare dell’intima connessione tra i partecipanti, le performance della coppia artistica MP_art simboleggiano il potere della lotta universale per la sopravvivenza ed esaminano il rapporto tra l’individualismo ed universalismo, tra il privato e il pubblico, tra il personale e il sociale. Presente è sicuramente il gesto di lotta e di rivalità in molte delle loro opere che parla del rapporto dei suoi protagonisti – M e P, e suggerisce fortemente un rapporto dell’individuo alle attuali tendenze sociali e circostanze transitive.
Privato – pubblico (erotico)
Alcuni progetti, della coppia aristica MP_art come : MP_00 Cleaning, (2003); Declarative Art, Reflective Diary, (2004-05); _hotels – web, _uncover curves, _outpouring – video, (2005), e altri, sono derivanti da “dietro le quinte”, come un riflesso delle loro relazioni intime, chiuse al pubblico. Il Cleaning viene effettuato durante il digiuno e l’isolamento in appartamento, il Reflective Diary in una residenza a Graz, l’ _hotels si realizza attraverso la raccolta del materiale intimo nei viaggi e nei soggiorni nelle camere d’albergo, e il Declarative Art nasce all’inizio della loro conoscenza e alla conseguente separazione fisica di Maja Budžarov e Predrag Šiđanin, quando la base per la loro comunicazione è rappresentata da migliaia di messaggi inviati tra di loro tramite internet e che si trasformano gradualmente in uno scambio di opere artistiche “dichiarative” costituite da dichiarazioni private e da fotografie.
Attraverso queste opere la MP_art ha esaminato la relazione tra arte e vita, scoprendo la propria quotidianità intima che si svolge lontano dall’occhio pubblico registrandola fotograficamente, creando così i documenti di post-produzione della realtà vissuta quale di solito segue un breve testo come il titolare del valore semantico. Sottolineando la documentzione della loro arte di tutti i giorni è diventato la loro vita e l’opera artistica la registrazione della loro realtà di vita.
Il rapporto tra arte e vita è fortemente presente nella loro pratica artistica che è permeata dall’esperienza di azione di avanguardia, neo-avanguardia e post-moderno. In contrasto con le pratiche artistiche d’avanguardia, la coppia di artisti MP_art non cerca una idealizzata fusione tra arte e vita, ma chiaramente definito, ben pensato e concettualizzato il processo di integrazione, con il quale gli autori rispondono alla realtà e ai contesti sociali contemporanei. Con le loro opere la MP_art indica quanto sia importante il collegamento della vita quotidiana, le relazioni interpersonali e i modi di vita, con gli aspetti socio-politici e culturali complessi. Relativo a questo è il desiderio degli artisti alla riimpostazione dei mass media, al sistema vigente dell’arte, ai suoi ideali e alle istituzioni. In effetti la MP_art con le sue performance critica anche l’istituzione tradizionale dell’apertura della mostra e le impostazioni del museo, spostando il proprio lavoro artistico spesso in spazi bizzarri, siano essi abitazioni isolate, posti della loro libertà artistica, separati dal pubblico, siano essi vecchie aree industriali, ambienti pubblici o naturali, dove il contatto con il pubblico è più diretto.
La specificità del luogo con tutti i suoi contesti (architettonico, funzionale, sociale, politico, economico, storico, culturale, ecc.) sta diventando importante per molti progetti della coppia MP_art. Mettendo in atto le loro opere nei luoghi concreti, stabiliscono un nuovo significato e contenuto all’interno dei propri spazi, esaminando le relazioni tra privato e pubblico, il personale e l’universale o il socialmente desiderabile e il critico. Tra le loro opere del genere sono: Space Between, Big Brother,Confession-pillory, Hotels, Taking off,…, con le quali la MP_art entra sempre di più nel campo dell’erotismo ed anche della pornografia latente.
La MP_exp_13 Space Between (Novi Sad, 2006) è realizzata in un bagno pubblico, come parte del loro progetto MP_art café gallery, mettendo negli spazi delle toilette le loro foto mentre sono impegnati nell’ atto intimo fisiologico. Nella performance MP_per_10 Big brother (Novi Sad, 2005), la MP_art interagiscono con il pubblico, simulando una situazione simile al famoso programma TV reality, per esprimere pubblicamente la loro posizione critica sullo spettacolo popolare, ma anche per sottolineare la crescente popolarità di esibizionismo e di pornografia nei media elettronici, della carta stampata o di internet. Levarsi la biancheria intima in uno spazio di galleria pubblica, viene visto come un atto erotico oppure critico? Questa la domanda posta con la loro performance nominata MP_per_17 Taking off in una mostra MP_exp_20 Intimate Collection (Budapest, 2011) dove M si toglie un piao di mutande alla volta, dandole a P, che le mette nello spazio espositivo della galleria come preziosi oggetti da esporre, fino a quando la M non è rimane nuda.
Nella pratica artistica della coppia MP_art, il contenuto autobiografico è fortemente intriso di erotismo, a volte con pornografia latente, sia nelle loro opere performative, che in altri mezzi di comunicazione della loro espressione artistica (pittura, fotografia, oggetti, video), che in collaborazione con la formula del testo, ottengono un più ampio, significato universale. Tra essi ci sono: i cicli di immagine Dislocated [non><EROTICA],, Hentai Serbia, Body book, le video opere Hentai Serbia e Porno Person e la fotografie Declarative art, Intimate collection e il multimedia If_then.
Nel progetto MP_exp_18 Hental Serbia (Odžaci, Cacak, 2010) per la realizzazione di dipinti ad olio come motivo hanno utilizzato alcuni personaggi dei film erotici animati, conosciuti come i hentai, sotto-genere di manga e anime giapponesi, che sono caratterizzati da un accento esplicito della sessualità e della pornografia. Le loro fantasie erotiche figurative vogliono, nel contesto dei video-animazione, provare a combinarsi con il quadro politico attuale della Serbia, introducendo i ritratti dei leader di partito, al momento collocati nelle posizioni alte e responsabili della creazione della realtà sociale. Il sudetto video rispecchia simbolicamente la realtà sociale, politica, economica, religiosa e culturale in Serbia, attraverso una critica ironica dell’ unità del potere politico e della pornografia che creano nella nostra vita quotidiana.
Kapital – la critica dei valori correnti
Dopo un numero considerevole di progetti e di attività artistiche la coppia di artisti MP_art inizia sempre di più ad esaminare la propria posizione e la posizione all’interno del sistema del valore artistico. Come si sono dal principio interessati all’arte contemporanea e come hanno agito attraverso i media effimeri, realizzando spesso proggetti isolati dal pubblico o come eventi di prima visione che non sono poi stati ripetuti, così come ridotta era la possibilità di seguire la loro attività artistica da parte del pubblico, dagli esperti e dai media. La loro critica, pratica artistica non commerciale si oppone alle leggi dell’economia di mercato e dei capitali, che è agli antipodi della politica culturale dominante e alle leggi della domanda e dell’offerta.
Nel pensare di definire la loro pratica artistica all’interno della scena artistica contemporanea, degli studi museali e degli acquisti da collezione, hanno realizzato un gruppo di opere dedicate alla interazione tra il mercato e l’ arte, sotto il nome comune, il Capitale, che e’ stato presentato in mostre a Belgrado nel 2009. e a Novi Sad nel 2010. Le opere sono state eseguite con vari tecniche di comunicazione (immagini, fotografia digitale, video, multimedia) approcciano e si riferiscono alle opere di Joseph Beuys (Joseph Beuys) “Kunst ist KAPITAL”, analizzando la sua opinione che l’arte è pari al capitale. Oltre Beuys, la MP_art utilizza altri attori altamente valorizzati nella moderna e contemporanea scena artistica, tra cui: Marina Abramovic, Damien Hirst, Andy Warhol, Jeff Koons, ecc., le cui opere raggiungono alte quotazioni in denaro alle aste e diventano materie prime, destinate ai mercati. La MP_art crede che l’arte sempre di più diventi il capitale che è fine a se stesso, criticando il sistema contemporaneo economico e politico. Esplorano lo spazio di azione dell’arte, dell’esistenza della sua autonomia nell’era del capitalismo liberale, il rapporto tra arte e mercato attraverso il contenuto stratificato (motivi di riferimento, messaggi di testo, ritratti, simboli, ecc.) Nel quadro il System annunciano che tutte le loro opere in mostra sono destinate alla vendita, che a loro piacerebbe venderli, e che, come tutti gli altri artisti vogliono entrare nel cerchio di un ristretto numero di artisti sovrani. Con la loro ironica dichiarazione artistica indicano all’aspetto attuale dei collezionisti privati in Serbia e della ex Jugoslavia, che partecipano attivamente sempre di piu’ alla creazione di valori di sistema dell’arte nel nostro paese, sottoponendo la scena contemporanea al loro personale gusto e alle leggi della politica di mercato.
Partendo dal contesto contemporaneo sociale e artistico la coppia artistica MP_art realizza altre opere: dipinti il They_golden heads, il Body Book, la installazione Capital, che prendono in esame le autorità e gli interessi artistici, presentando le figure (persone), i simboli e le opere riconoscibili in pubblico. Allo stesso tempo, analizzano il rapporto tra felicità intima e il denaro, rispetto ad un valore proclamato dai media e sostenuto finanziariamente, privilegiando sempre il microcosmo personale che hanno creato in modo indipendente.
In un periodo di agitazione sociale e politica, di traumi del dopoguerra, della transizione, della crisi economica e dello scosso sistema di valori, con la loro pratica artistica la MP_art suggeriscono un’associazione tra l’arte e la vita, tra il mondo intimo e la realtà sociale, sottolineando l’importanza del microcomunita’ che patisce direttamente le difficoltà dai sistemi chiusi di potere. Con i loro spettacoli a volte estremamente impegnativi fisicamente ed esistenzialmente pericolosi, cercano di evidenziare più chiaramente le loro opinioni critiche sugli attuali problemi sociali, come sono la mancanza di libertà fondamentale dell’uomo, la corruzione dello spazio pubblico e dei media, la chiusura delle frontiere e il sistema sociale patriarcale-piramidale agendo attraverso i mezzi attuali di comunicazione, pratiche contestuali e relazionali.
Sanja Kojić Mladenov